Gli effetti del Covid-19 per le aziende del settore Automotive

Ecco cosa è emerso nella ricerca del Centro Indagini Statistiche e Ricerche di mercato Mediacom con focus sul settore Automotive

Uno dei settori più colpiti dal Covid – 19 è senz’altro quello dell’automotive, che fin dall’inizio dell’epidemia (poi diventata pandemia) ha subito grandi ripercussioni. Basti pensare agli effetti del lockdown sulla supply chain, con molte aziende legate alla Cina per l’approvvigionamento di materiali che hanno dovuto far fronte a uno scenario del tutto imprevisto.

Ma oltre al blocco della produzione, il settore è stato colpito anche sul fronte della domanda. Molti consumatori, infatti, di fronte all’incertezza dei mesi a venire, hanno rimandato o annullato l’acquisto di una nuova auto.

È in questo contesto che il Centro Indagini Statistiche e Ricerche di Mercato Mediacom ha lanciato un’indagine per ascoltare le imprese italiane del settore Automotive, a seguito della diffusione del Covid-19 sul territorio nazionale.

Principale obiettivo dell’indagine è stato quello di avere, in tempi molti stretti, una prima idea di quali siano stati i disagi più gravi sofferti dalle imprese ed una prima panoramica sulle azioni da intraprendere per la ricostruzione economica del settore.

“Dalle risposte qualitative emerge chiaramente la doppia difficoltà di garantire i flussi di liquidità con l’azienda chiusa o parzialmente aperta e quella ad essa legata di poter ripartire a pieno ritmo il prima possibile per limitare le perdite di fatturato, che, seppure in modo spalmato sul tempo con gli incentivi governativi, potranno essere recuperate” – afferma Francesco Manganiello, Quality Assurance Specialist di Mediacom, che poi precisa: “Emerge che nella maggior parte dei casi c’è un atteggiamento di rilancio; interpretato in chiave più ottimistica questo dato potrebbe indicare che il problema sia gestito come temporaneo e che gli effetti, seppure estremamente negativi, auspicabilmente saranno contenuti”.

Mediacom affianca i clienti del settore automotive nella comprensione e nell’affronto delle trasformazioni: questa è un’occasione in cui mettere a disposizione di tutti la sua expertise.

 

METODOLOGIA

Il questionario è stato diviso in tre macro-sezioni:

  1. Prima del LockDown – Preoccupazioni & Azioni preventive;
  2. Durante il LockDown – Misure di contenimento della crisi;
  3. Dopo il LockDown – Scenario per la «ricostruzione».

Nella parte relativa al prima del lockdown l’obiettivo è stato quello di capire gli effetti che il virus ha avuto sulle aziende del settore prima del blocco della mobilità: se ci sono stati effetti negativi e se sono stati predisposti piani di intervento quando l’emergenza sembrava interessare ancora solo la Cina.

Sono state poi indagate le ripercussioni che ha avuto il blocco della mobilità (e di molte attività), ma anche l’efficacia del provvedimento Cura Italia messo in campo dal Governo (il questionario è stato somministrato da fine aprile).

Ovviamente la parte finale non poteva che essere rivolta al futuro, per cogliere gli atteggiamenti, le preoccupazioni e capire anche quali sono i piani che saranno messi in atto nei prossimi mesi.

Per la realizzazione della ricerca, il nostro Centro Indagini Statistiche e Ricerche di Mercato Mediacom ha effettuato rilevazioni con interviste telefoniche in modalità integrata, CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) e con la somministrazione del sondaggio attraverso mail CAWI (Computer-Assisted Web Interviewing).

Questa metodologia di raccolta consente di avere il controllo delle caratteristiche del campione e ha il vantaggio di svolgersi rapidamente. Sono state realizzate più di 300 interviste e, in seguito al processo di pulizia dei dati, il numero di risposte su cui si è effettuata l’analisi è stato di 200 unità.

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CAMPIONE

Il campione delle interviste è composto da un gran numero di operatori del settore automotive che è stato diviso per attività:

  • imprese multisede (28%) e non (72%);
  • concessionari autorizzati (81%) e non (19%);
  • aziende che esportano auto (12%) e non (88%).

Gli intervistati sono stati per lo più persone in posizioni gestionali all’interno dell’impresa:

  • Amministratore/proprietà (40%);
  • Ufficio amministrativo (19%);
  • Area Vendite (33%);
  • Altri (8%).

Un altro parametro che è stato tenuto in considerazione è il numero di addetti:

  • Il 20% delle aziende si può definire “Small” con 1 o 2 addetti;
  • Il 70% rientra nella fascia “Medium”: imprese che arrivano fino a 49 addetti;
  • Il restante 10% (“Enterprise”) è composto da imprese che vanno dai 50 addetti in su, con un 3% che supera i 250 addetti.
Covid-19 Automotive

Ovviamente l’emergenza ha influito anche sulla composizione del campione che, per sua natura, non può considerarsi rappresentativo dell’intero tessuto imprenditoriale italiano, ma altamente indicativo di come venga percepita l’emergenza stessa su scala territoriale e settoriale.

Imprese Small più social, Enterprise più consulenza

Analizzando alcuni punti dell’indagine (per consultarla interamente scrivi a comunicazione@soluzionimediacom.com) emerge che la metà delle aziende durante il lockdown ha utilizzato soluzioni a distanza per proporre i propri servizi/prodotti.

Le aziende più piccole hanno utilizzato soprattutto i canali social, mentre le imprese Medium ed Enterprise sono riuscite ad affiancare i clienti anche a distanza (es. manutenzione con ritiro e consegna a domicilio) e con azioni di supporto alla vendita a distanza (es. consulenza scelta acquisti dell’auto).

Un altro parametro interessante è la valutazione dell’esperienza fatta:

  • Il 31% la giudica in modo positivo perché la maggior parte dei clienti ha potuto usufruire dei servizi a distanza interagendo in modo positivo;
  • Per un altro 33% è stata contrastante, con “alcuni clienti che hanno saputo adeguarsi e altri no”.
  • Il restante 35% la giudica “negativa” o “molto negativa”.
Covid-19 Automotive

Prossimi passi tra Auto invendute e Ammortizzatori sociali

Come abbiamo accennato, non poteva mancare uno sguardo al futuro.

Se da una parte molti ritengono che le crisi creino anche opportunità da cogliere e quindi pensano a piani di rilancio (46%), dall’altro lato la problematica che è emersa maggiormente è soprattutto la mancanza di incentivi necessari a garantire il normale funzionamento aziendale.

Le auto invendute e la difficoltà di recupere margine rappresentano le maggiori preoccupazioni da affrontare nei prossimi 12 mesi, con circa il 71% degli intervistati che pensa che nei prossimi 6 mesi ci sarà una “significativa riduzione dei volumi di vendita”.

Bisogna precisare che queste domande e le relative risposte sono state formulate prima del Decreto Rilancio (Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”) ma non per questo perdono la loro efficacia nel mostrare le preoccupazioni – e anche le prospettive – aziendali dei prossimi mesi.

Conclusioni

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato all’indagine del Centro Indagini Statistiche e Ricerche di Mercato Mediacom che ha l’obiettivo di offrire un quadro sempre completo e aggiornato dei cambiamenti, micro e macro, di un mondo che va sempre più veloce.

Per quest’indagine, vale ovviamente una riflessione in più.

Ci sembra necessario condividere le analisi e i progetti, nella convinzione che reagire insieme, sapendo gli uni cosa intendono fare gli altri, sia il modo più efficace.