Il 17 maggio ogni anno si celebra la Giornata mondiale delle telecomunicazioni e della società dell’informazione, istituita dall’ONU per sensibilizzare sulle possibilità che l’uso di Internet e delle altre tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) possono apportare alle società e alle economie.
Questa giornata però si pone anche un altro obiettivo ambizioso: sottolineare la necessità di superare il digital divide, che traccia un solco nell’acquisizione delle conoscenze e nell’affermazione dell’uguaglianza sociale.
Il lungo nome di questo giorno segna la fusione, da parte delle Nazioni Unite, di due giorni ufficiali quasi identici:
- la Giornata mondiale delle telecomunicazioni che viene celebrata ogni 17 maggio dal 1969 e segna la fondazione dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU – dall’inglese International Telecommunication Union) il 17 maggio 1865;
- la Giornata mondiale della società dell’informazione che viene celebrata il 17 maggio sin dalla sua istituzione nel 2006. Il suo scopo era quello di concentrarsi sull’importanza di molte questioni nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Questa giornata ci offre la possibilità di riflettere su come le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (le cosiddette ICT) hanno cambiato – e stanno cambiando – il nostro modo di vivere, di pensare e di relazionarci agli altri.
Il web e le varie forme di comunicazione possono essere un’importante risorsa a cui attingere. Questo è vero da sempre, ma in questo periodo di quarantena legato al Coronavirus, forse tutti abbiamo apprezzato ancor di più le immense possibilità offerte dalla Rete, che ci ha permesso di rimanere in contatto con amici e parenti, ma anche con colleghi e clienti.
Sono davvero tanti, forse infiniti, gli ambiti che ne possono trarre giovamento. Unica condizione richiesta: sfruttare la rete in modo consapevole.